E il dilemma è reale: dare troppo all’AI (di Google, soprattutto) rischia di trasformarti da autore a fornitore gratuito di risposte pronte all’uso, mentre dare troppo poco ti condanna all’irrilevanza.
Vediamola chirurgicamente:
🔥 IL DILEMMA: “Dammi visibilità, ma non rubarmi l’anima”
Con AI Overview, Google si pappa il contenuto e lo risputa come risposta “completa”. Il traffico? Sparisce. Il tuo nome? Se va bene, un riferimento grigio. Se va male, nemmeno quello.
Eppure, senza contenuti ben strutturati, pertinenti e semanticamente densi, non esisti. Nessuna entità, nessuna visibilità, nessuna rilevanza.
⚖️ LA STRATEGIA: Dai abbastanza per farti notare, non tutto per farti sostituire
1. Fai sì che Google abbia bisogno di te
Google ha sete di contesto. Tu dagli una cornice informativa chiara, ma lascia l’approfondimento più “succoso” dietro un’interazione o uno step.
Esempio: in un post su "come scegliere il filo per uncinetto":
Dai la classificazione, le differenze base (cotone, lana, acrilico...).
Ma il confronto tra i 5 migliori per ciascun progetto? Lo offri in un PDF scaricabile o in un quiz interattivo.
2. Sfrutta l’entità, non il contenuto
Punta a far emergere chi sei, non solo cosa dici.
Cita il brand o l'autore in modo ricorrente (titoli, sottotitoli, testo): questo rafforza l’entità e ti collega semanticamente all’argomento.
3. Crea contenuti non “riassumibili”
Usa storytelling, esperienze reali, esempi controintuitivi, grafici comparativi. L’AI può semplificare dati, ma non sintetizzare bene la complessità umana non standardizzata.
4. Blocca ciò che non deve diventare “pasto”
Contenuti riservati? Mettili sotto login o JavaScript, oppure servili lato client con barriere anti-scraping (senza bloccare la UX).
Puoi usare anche X-Robots-Tag per impedire l’indicizzazione di determinati endpoint.
5. Crea contenuti che portano a te, non lontano da te**
CTA interne, componenti interattive, tool proprietari, form di contatto… tutto deve dire: "Questo è solo l’inizio, se vuoi la vera risposta, devi restare."
🧠 CONCLUSIONI
Devi comportarti come uno che va a cena con Dracula: sorridi, intrattieni, ma tieni l’aglio in tasca.
Dai abbastanza per sedurlo, ma non così tanto da finire dissanguato.
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